venerdì 19 febbraio 2010
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Siamo pronti a metterci in gioco? Da spettatori ad attori, per interpretare il futuro che vorremmo con una rinnovata capacità di osservazione. Utilizzando la mente, il corpo e l’emozione saremo noi stessi interpretando un ruolo, in un percorso di indagine e definizione della posizione e dei comportamenti dell’individuo rispetto al proprio tempo.
3 commenti:
hola francesca,
ma per i commenti dobbiamo usare il nostro nome e cognome o basta il nickname (euka)???..ciao grazie =)
non ne ho idea! forse nome e cognome..
Ma se qualcuno volesse continuare l'esperienza del teatro del'oppresso?
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